sabato 22 novembre 2014

Promossa una petizione a sostegno delle famiglie in difficoltà


Castellammare di Stabia, promossa una petizione a sostegno delle famiglie in difficoltà















I SOTTOSCRITTORI DELLA SEGUENTE PETIZIONE RIVOLTA AL SINDACO ED AL CONSIGLIO COMUNALE DELLA CITTA’ DI CASTELLAMMARE DI STABIA CHIEDONO MISURE URGENTI A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’. Premettendo che l’attuale crisi economica stia attanagliando e mettendo in crisi le famiglie a causa di una primaria mancanza di lavoro, poiché le misure fiscali non tengono in alcun conto che la famiglia rappresenti una risorsa e si stia dimostrando l’unico vero ammortizzatore sociale in questi ultimi anni, i redditi delle famiglie sono erosi, così come si sono esauriti i pochi risparmi duramente messi da parte, si rileva un aumento sproporzionato del numero di famiglie in condizione di povertà e di famiglie che si rivolgono alle Caritas parrocchiali, o che per sopravvivere devono ricorrere al sostegno dei genitori anziani, spesso anch’essi in condizione di fragilità socio economica. La condizione descritta è in profondo contrasto con la nostra Costituzione in modo particolare con l’art. 31 che recita: “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.” L’amministrazione Comunale, conformandosi al principio di sussidiarietà, è tenuta a sostenere noi cittadini che vivamente chiediamo MISURE FISCALI PIU’ GIUSTE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE ATTUALI TARIFFE TARI E TASI ATTRAVERSO: 1. Il riconoscimento che il modello ISEE, così come sancito più volte dall’ANCI, non può essere considerato l’unico parametro per la valutazione del diritto di accesso a misure di sostegno od agevolazioni nonché ai servizi erogati dal comune. In particolar modo si richiede l’adozione di ulteriori parametri di riferimento nel calcolo delle imposte (TARI, TASI, Asili nido…) che consentano di valutare con maggiore equità le reali condizioni delle famiglie stabiesi, creando in tal modo un fisco più equo. 2. Il riconoscimento di una fascia di reddito familiare non tassabile, determinata dalla reale valutazione dei costi di mantenimento ed accrescimento dei singoli componenti del nucleo familiare: più persone sono presenti nel nucleo, maggiore sarà il reddito non sottoposto a tassazione; 3. La definizione di una No tax area calcolata moltiplicando il costo di mantenimento del dichiarante per un coefficiente dedotto da una scala di equivalenza, definita dal numero dei componenti e dalle problematiche presenti nel nucleo familiare. Tali problematiche potrebbero emergere più nitidamente attraverso il coinvolgimento e la collaborazione dei patronati e del modo dell’associazionismo locale - testimoni privilegiati della realtà locale. 4. Adozione di criteri oggettivi e aggiornabili annualmente per la definizione della No tax area: in particolare valutazione di nuove soglie di povertà commisurata ai parametri annuali dell’Istat (circa 7.000 euro per persona sola, oggi); 5. Utilizzo di un “coefficiente familiare” progressivo rispetto al numero di figli: in altre parole l’onere dei figli deve essere adeguatamente riconosciuto (oltre il doppio di quanto faccia oggi ad esempio l’ISEE). 6. Autorizzazione di accesso all’anagrafe tributaria per chi già usufruisce o richiede di usufruire di agevolazioni e misure di sostegno da parte dell’Amministrazione Comunale, con segnalazione all’Autorità giudiziaria di eventuali autocertificazioni mendaci così come previsto dalle normative vigenti in materia. Si evidenzia inoltre come le attuali tassazioni imposte alla cittadinanza risultino eccessivamente elevate soprattutto se rapportate a servizi non qualitativamente adeguati, né soddisfacenti.

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