giovedì 26 novembre 2015

” Fratièlle e surélle” tra le strade cittadine?




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Castellammare di Stabia : perché ” Fratièlle e surélle” tra le strade cittadine?

Come ogni anno, a Castellammare di Stabia, si rinnova l’antica tradizione dei canti di “Fratièlle e surèlle” per le vie cittadine. Un coro di voci attraversa le strade ancora dormienti al primo lustro durante i dodici giorni che precedono l’8 Dicembre, giorno della solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria.  La tradizione del ” dare la voce” altro non è che l’invito alle persone a recarsi in Chiesa per recitare il Rosario. Costumanza stabiese, collega la sua origine a un evento straordinario accaduto a un pescatore nel lontano 700:  Una tempesta colse di sorpresa un gruppo di navigatori in mare; pioggia e vento battente flagellarono le coste, onde altissime strattonarono la barca fino a rovesciarla, scaraventando l’equipaggio in acqua. Unico superstite di questa storia, tramandata da avi nei secoli,  fu un pescatore che, motivato dalla voglia di vivere, lottò contro le onde fino allo stremo delle forze. Poi si affidò con un grido d’aiuto alla Madonna. Ella gli apparve, in vesti celestiali, intorno alla testa la corona di stelle; il naufrago vide nell’immagine soprannaturale il volto dell’Immacolata Concezione. La forte emozione fece svenire il superstite  che fu trovato la mattina sulla spiaggia della California, vicino alla banchina di ” zì Catiello” a Castellammare di Stabia. Quando riprese i sensi il pescatore era circondato da un gruppo di persone. Uomini, donne, bambini tutti a osservare l’ignoto venuto dal mare. L’uomo realizzò che era salvo…salvo grazie alla Madonna; infreddolito, dolorante si mise in ginocchio invitò i presenti, chiamandoli “Fratièlle e Surèlle” a recitare il Rosario alla Madonna. Un’usanza che ha radici di natura religiosa, portata avanti da secoli fino ai giorni nostri, da persone che onorano la Madonna come ringraziamento per  grazia ricevuta, anche in condizioni meteo sfavorevoli.

IL FALÒ PER L’IMMACOLATA

Ogni anno, la sera del 7 dicembre, il giorno prima della festa dell’Immacolata Concezione, in tutti i quartieri della città vengono accessi dei grossi falò in onore dellaVergine, chiamati appunto Falò dell’Immacolata. Secondo la tradizione, durante queste notte, alcuni pescatori si trovarono nel mezzo di una tempesta, ma riuscirono a raggiungere la terraferma grazie alla presenza di fuochi che segnalavano la costa. Inoltre solo per questa ricorrenza viene aperta la piccola  Chiesa dell’Immacolata Concezione.

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