mercoledì 28 novembre 2018



L’incappucciato in felpa nera che terrorizza Castellammare di Stabia

Caccia a un uomo che colpisce gli anziani, ne ha feriti già sette. Gli investigatori sospettano che sia un emulatore del «gioco» knockout. In serata fermato e interrogato un sospettato





Ha una felpa nera con un cappuccio, un jeans chiaro e le mani in tasca. Cammina indifferente per piazza Spartaco e via Marconi, non molto lontano dal Lungomare di Castellammare di Stabia, in pieno centro: dove le famiglie passeggiano, le mamme vanno a fare la spesa e i ragazzini si incontrano per chiacchierare. Lui è lì, implacabile. Sceglie con cura le vittime, tutti anziani che non hanno né la forza, né la scaltrezza per difendersi, e li colpisce con rapidità e violenza. Una volta. Precisa. Al centro della testa. Dopo il colpo scappa via come una saetta. Ecco cosa sta succedendo da qualche giorno nella città stabiese: sette feriti, tutti ultrasessantenni con lacerazioni al capo. Forse il balordo usa un taglierino, o un bastone flessibile come se fosse un nerbo di quelli usati nella pastorizia. Qualcuno addirittura ha parlato di un’ascia e il panico in città si è diffuso a macchia d’olio.
Un sospettato
Un passaparola che sta facendo il giro di genitori e ragazzi e che ha travolto la città. Adesso tutti hanno paura di restare vittima dell’uomo con la felpa nera, anche se in serata i carabinieri hanno fermato un sospettato ed è rimasto sotto interrogatorio fino a quando il giornale non è andato in stampa. Avrebbe problemi mentali. Gli anziani colpiti hanno tagli alla testa e sono dovuti ricorrere alle cure dei medici che hanno suturato le ferite e dispensato antidolorifici alle povere e ignare vittime. Potrebbe essere un folle o peggio ancora un invasato che per spirito di emulazione gioca, e si fa per dire, al «knock out». Una pratica che arriva dall’America e che ha contagiato Londra, Berlino, Amsterdam e Madrid e forse è approdata in Italia da qualche mese come testimoniato da alcuni video che girano sul web. Sono ragazzi che per divertirsi o per provare di essere pronti a far parte di una gang, colpiscono la vittima con un solo pugno, o con un manganello scagliato con estrema violenza, fino a far crollare al suolo il bersaglio che stramazza come un pugile in «ko». Forse ciò che sta accadendo a Castellammare è molto simile e per questo si ritiene che chi colpisce possa non essere solo.
La telecamera
Ciò che è certo è che una telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale di via Marconi, dove ha colpito l’ultima volta due sere fa, lo ha immortalato mentre scappava. Sono pochi secondi ma è pur sempre un inizio. Sugli episodi indagano i carabinieri di Castellammare guidati dal maggiore Donato Pontassuglia: i militari in serata hanno bloccato un uomo. Potrebbe essere lui. «Un uomo senza cervello che colpisce a caso nelle vie centrali della città. Io non posso immaginare quale stupidità animi questo personaggio, ma mi auguro che gli investigatori facciano presto ad individuarlo». A parlare è l’assessore alla sicurezza Gianpaolo Scafarto che si è recato personalmente dai feriti per sincerarsi del loro stato di salute. «Siamo stati allertati direttamente dall’ospedale e per quello che possiamo siamo pronti come Comune a fare la nostra parte in ogni momento - continua l’assessore - Anche i cittadini possono essere importanti in questa delicata fase investigativa. È vero che sono azioni fulminee, quasi impercettibili, ma se per caso notassero atteggiamenti sospetti chiediamo a tutti di allertare le forze dell’ordine. Certo che se lo incontrassi io in strada interverrei immediatamente per bloccarlo». Intanto proprio ieri mattina il consiglio comunale stabiese ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, su proposta del consigliere Andrea Di Martino, per chiedere un tavolo con la prefettura di Napoli e l’avvio di iniziative di sensibilizzazione nelle scuole per educare al rispetto dell’altro e alla non violenza. «Questi episodi devono essere contrastati su due livelli. Da un lato chiediamo la convocazione di un tavolo sulla sicurezza, vista anche la scia di violenza che quest’estate ha fatto registrare episodi altrettanto preoccupanti in Villa Comunale. Dall’altro il coinvolgimento delle scuole per intercettare il disagio dei ragazzi e trovare risposte adeguate». Intanto via chat si susseguono segnalazioni di ogni tipo e di certo non tranquillizzano i cittadini, alcuni dei quali hanno imposto il «coprifuoco» ai genitori e ai figli. Ciò che si è percepito in queste difficili ore è che le ricerche, nonostante il giovane fermato in serata perché sospettato, si sono estese non solo a Castellammare ma anche nei paesi vicini, fino a Gragnano e Pimonte.
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