sabato 8 settembre 2012

Da Via Cosenza alla Passeggiata Archeologica e ritorno


Quando sentivo la necessità di dare un'alternativa ai miei percorsi che durante il periodo della scuola erano obbligati per raggiungerla, uscendo dal cancello dell'area condominiale prendevo a sinistra come per andare dal giornalaio o dal barbiere per tagliare i capelli che non sopportavo e non sopporto troppo lunghi sulla nuca.

Al di là della strada i palazzi costruiti avevano già ricoperto tutta l'area disponibile e non offrivano altre mete se non i ricordi dei compagni di scuola con i quali facevo assieme la strada per raggiungerla, di un treno che correva oltre il rivolo che arrivava da Gragnano o il ricordo di qualche coetanea con le quali avevo avuto approcci amorosi. 

Abitavo con la mia famiglia nel palazzo, nascosto in parte dalla chioma della palma, al primo piano fuori terra della scala A.

Via Giuseppe Cosenza
Le immagini che propongo per rifare il percorso che facevo sono state prese da Google maps e in buona parte sono del 2008.
Rispetto al paesaggio del 196/57/58/59 è abbastanza diverso anche se nella sostanza è sempre lo stesso. In esso sono state inserite molte costruzioni che all'epoca non  c'erano, una strada sopraelevata che permette di  sorpassare Castellammare fino a Qui sisana dove riprende la Panoramica costruita negli anni trenta con soluzioni che offendono il paesaggio e rallentano nella zona di raccordo il percorso di chi arriva dal centro o dalle frazioni vicine.



La fila di negozi che si vedono sulla destra, dopo aver superato la strada che serve i fondi agricoli  e i nuovi insediamenti abitativi che sono stati edificati, furono costruiti dopo il 1954 assieme alle palazzine alle quali sono aggregati.

Sono serviti quasi sempre come ultima opportunità quando avevi avuto una dimenticanza in quanto chi esercitava le attività non era in grado di offrire prodotti di buona qualità a prezzi di concorrenza.  Nel primo locale c'é ancora la macelleria, appresso il bar e poi il giornalaio-cartoleria. Nellultomo locale il barbiere, Don Vincenzo, che con i suoi modi un pò affettati accettava i clienti in un'atmosfera compiacente e quasi servile. Veniva da santa maria la Carità, frazione di Gragnano, diventata poi comune.
I primi tempi, nei mesi estivi, andava a lavorare anche nelle terme nuove e il negozio veniva aperto soltanto di pomeriggio. Nel complesso era un brav'uomo, educato ed economico.

Successivamente venne aperta via Brambilla ampliando il vialetto che portava nel fondo sul quale sono state poi costruite delle palizzine ad opera di Risanamento stabia, di coperative e di altre inizative che hanno sovraccaricato un'area che non ha altri sbocchi, altre vie di uscita in caso di emergenze ambientali.


Via Giuseppe Cosenza. (il negozio del Barbiere)

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Sulla sinistra, negli ultimi anni, è stato autorizzato un chiosco, prima era occupato occasionalmente da rivenditori vari che almeno per un momento fermavano il loro peregrinare per fornire agli abitanti del rione i loro prodotti.

Nello spazio recintato c'erano state delle baracche, occupate per diversi anni da famiglie in difficoltà. Quando furono abbattute venne costruita la scuola che dovrebbe essere ancora attiva,

Alcuni dei palazzi sullo sfondo sono stati costruiti negli anni settanta col rivolo ancora scoperto. La speculazione che non ha mai fine ha costruito gli altri che nonostante la precarietà dell'area continuano a restare in piedi.



PALAZZINE   "UNRRA CASAS"



UNRRA è l'acronimo di United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA) che era un'organizzazione delle Nazioni Unite, con sede a Washington. Era stata istituita il 9 novembre del 1943 per assistere economicamente e civilmente i Paesi usciti gravemente danneggiati dalla seconda guerra mondiale, e sciolta il 3 dicembre 1947. L'organizzazione traeva i suoi fondi da contributi che gli stati che non avevano subito devastazioni versavano per la ricostruzione postbellica. In un secondo momento, la sua opera venne estesa anche ai Paesi sconfitti. 

L'Italia venne ammessa nel 1946 a seguito degli Accordi di Roma. In particolare in Italia furono istituite l'UNRRA-Tessile, a cui spettava la distribuzione di tessuti di cotone e lana, e l'UNRRA-Casas, per la ricostruzione di case.




La sopraelevata che si vede nella foto e prende l'avvio sulla bretella che collega il Viale Europa con l'ingresso dell'autostrada NA-SA é sta costruita negli anni 80 per superare sia il centro di Castellammare sia per lasciar fuori la frazione di Scanzano che soffrivano a fine settimana dell'intenso traffico di quelli che si spostavano in macchina sulla Penisola sorrentina o del traffico pesante che ingolfava la Panoramica a tutte le ore del giorno.
La passeggiata prende l'avvio dalla fine di Via Giuseppe Cosenza  sul territorio di Castellammare.


 Ancora una veduta delle costruzioni dell'UNRRA CASAS con monte Pendolo alle spalle e monte Faito avvolto in una leggera foschia.



Possiamo immedesimarci nell'uomo della foto e continuare il percorso intrapreso che consente immagini di un percorso necessario a condurci fino agli scavi o per fare quattro passi che una volta erano più tranquilli per un traffico meno presente.


Sulla nostra destra l'insegna di un ristorante, più avanti ne trovereno qualche altro e sulla sinistra la recinzione di un campetto di gioco.


Quattro passi più avanti le immagini di un murales di buona fattura con le firme degli autori e una scenetta con immagini  che ormai fanno parte della simbologia di internet.




     Ci salva dal traffico il marciapiede di sinistra che continua fino alla diramazione di una nuova strada. ci
     porta fin davanti all'ingresso degli scavi che vivono nel loro incanto da quando sono stati liberati dal lapillo
     che li sommergeva.












ALCUNE IMMAGINI DEGLI SCAVI 
che potrete ammirare meglio nei siti dedicati









Riprendendo la strada della Passeggiata, all'uscita dall'area degli scavi, ci troviamo di fronte alla strada Casa dei Miri di cui non ricordavo l'esistenza, tenuto conto delle dimensioni e della sistemazione della strada all'epoca della mi presenza in zona che ebbe inizio nel 1954.


Casa dei Miri

Terreni coltivati a piselli, fave e verdure varie che hanno un sapore che altre verdure di altre aree agricole non hanno.
Le fave di Varano quando arriva la stagione vanno a ruba e vengono vendute anche il doppio del prezzo di mercato.

Dopo la coltivazione a cielo aperto le serre per la produzione di primizie.

Un altro punto di vendita dal produttore al consumatore.

Via cupa Varano con insegna di una pizzeria a sentire i frequentatori molto rinomata.

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Albergo Torre Varano o forse ha cambiato nome e proprietà.

La cappella esiste da anni ma non so con precisione a quale santo è votata.

Hotel la Medusa che è un altro simbolo di Castellammare.

Punto di vendita nella stagione dei carciofi locali, di Schito, arrostiti.

Un vivaio di piante di cui non avevo mai preso nota.

Biforcazione della passegiata con a destra via Varano

Altro ristorante. Nel tempo ha cambiato nome diverse volte.

Passeggiata archeologica con monte Pendolo a sinistra e monte Coppola  a destra ai piedi del Faito.

Siamo giunti alla fine della passeggiata archeologica.

Immissione sulla strada statale 366 - Via Gragnano

Strada per Gragnano



Incrocio di via Gragnano con la Circumvallazione 


Viale Europa 

Viale Europa 

Viale Europa




Viale Europa

Viale Europa

Viale Europa

Viale Europa

Viale Europa

Viale Europa

Viale Europa

Viale Europa

Via G. Cosenza 

Via G. Cosenza 

Via G. Cosenza 

Stazione di Via G. Cosenza 

Via G. Cosenza 

Via G. Cosenza 

Via G. Cosenza 

Via G. Cosenza  

Via G. Cosenza 

Via G. Cosenza  Stadio Menti

Via G. Cosenza  - Chiesa San Marco

Di nuovo a casa


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