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2 settembre 2014 POLITICA,REDAZIONE

Castellammare, Affissioni&Decoro: “IL SINDACO AVVISA”, ma abusivamente

Nella foto: il manifesto abusivo (ph. Manzo)

(di Genny Manzo) Castellammare di Stabia – Servizio affissioni nel caos a Castellammare di Stabia. A cadere nella trappola del “manifesto abusivo”, c’è anche un avviso del sindaco Cuomo (più di uno per la verità). “IL SINDACO CUOMO AVVISA”, attraverso i propri dipendenti comunali ma, tuttavia, lo fa indecorosamente e abusivamente. Ebbene, se volessimo considerare i fatti leggendo l’ordinanza sul decoro, del predecessore con l’anatema facile; l’amministrazione comunale del sindaco democrat è in fallo. E la sanzione? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, tuttavia, ad essere in fallo è tutto il sistema affissioni a Castellammare di Stabia, nella mani dell’assessore Giulia Cianciulli che, praticamente, ancora non ha mosso un dito in questa incredibile matassa. E l’affissione selvaggia spadroneggia in tutte le sue forme e dimensioni in città (si parte dal 70×100 cm e si arriva fino al 6 metri per 3 metri). Un mercato fiorente… [continua a leggere e guarda le altre foto] che, tuttavia, non è più regolamentato e ampliato per una cittadina che serve 70 mila abitanti e oltre. Il servizio affissioni, fino a qualche mese fa, era curato da una società di Palermo che, oggi, ha terminato il suo periodo di convenzione con il Comune di Castellammare di Stabia. L’Inpa di Palermo, aveva sul territorio stabiese quattro dipendenti che, ad oggi, sono praticamente disoccupati. Oltre l’indecorosa sorpresa, anche la beffa per 3 stabiesi e un palermitano che si sono risvegliati senza il posto di lavoro. Quale futuro ha deciso per loro l’Amministrazione Cuomo? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, in questo periodo di “vacatio”, non c’è più differenza tra spazi autorizzati e quelli non autorizzati; un’anarchia che va subito frenata con la predisposizione della nuova gara (e le nuove regole) che, finalmente, farà ritornare ordine e decoro (almeno si spera) nel dissestato Comune stabiese.

Nella foto: l’affissione abusiva della comunicazione comunale Ta.Ri (ph. Manzo)