sabato 24 gennaio 2015

A Stabia arrivano le favole buddiste, presentazione del libro “Uccello Kankucho” di Antonio Pepe

LIBROTECA 

A Stabia arrivano le favole buddiste, presentazione del libro “Uccello Kankucho” di Antonio Pepe

21 gennaio 2015  -  

10915250_914402275259191_1446599393048423001_nSabato 24 gennaio dalle ore 18.30 presso l’Associazione culturale Myo, via Santa Caterina, Castellammare di Stabia si terrà la presentazione del libro “Uccello Kankucho” di Antonio Pepe.
“Uccello Kankucho” è una pubblicazione, in formato “libro +cd”, che raccoglie otto favole della tradizione buddista musicate e cantate da Pepe e corredate da illustrazioni realizzate ad hoc da Vincenzo Battimelli. Un lavoro originale che mette insieme musica, narrativa e arte figurativa. E che si propone, facendo suo il significato più classico del termine “fabula” di trasmettere una morale, lanciando un messaggio di speranza alle giovani generazioni, sempre più minacciate dalla piattezza e dal grigiore dei nostri giorni.
Indossando le vesti di un contemporaneo Esopo, attingendo però dall’antica tradizione buddista che fa della favola uno strumento “didattico” nel senso più vero del termine, Pepe canta e pizzica sulle corde del suo contrabbasso, exempla di grande impatto esistenziale. Non ci sono velleità da “maestro”, però, nella sua opera: il suo è piuttosto il punto di vista di uomo che ha cercato, che ha saputo trovare e che vuole esortare chi legge e ascolta a cercare a sua volta. Cosa ha cercato e cosa ha trovato Pepe, possiamo capirlo leggendo e ascoltando ciascuna delle nove favole, che ha scelto e musicato, dando loro una nuova vita. In fondo, nel nostro mondo che è fatto di poca sostanza, di poco essere e di troppo apparire, l’unico modo per trovarsi è proprio questo: cercarsi. Al di là di tutto e di tutti.
«Adesso capisco che la ricchezza e la felicità non stanno in un qualche posto lontano e irraggiungibile ma fanno parte della vita. “Il gioiello riluceva tra le sue mani e in un attimo vide tutto ciò che avrebbe potuto essere: del cibo caldo per il bambino dagli occhi grandi e gentili; vesti per tutti i poveri della città; banchetti sontuosi nei quartieri più poveri; e poi canti, danze, letture, poesie, tutto ciò che rende la vita più bella quando il cibo e le vesti non mancano”. Questi passi, che costituiscono l’epilogo di una delle favole che fanno parte della raccolta firmata da Antonio Pepe, “La gemma nel vestito”, ci aiutano a capire quale sia il senso di tutto il lavoro svolto da Antonio: trasmettere al mondo ciò che ha scoperto di essere, come uomo, attraverso la sua musica. Donare la “gemma” preziosa del proprio sé a chi ancora non ha scoperto di averne una cucita nel proprio “vestito”. Proprio come nella favola fa l’amico ricco con l’amico povero. Basta solo scoprirle», parola di “Uccello Kankucho”. Splendide le illustrazioni create ad hoc da Vincenzo Battimelli.

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