Aprire gli occhi o tenerli chiusi davanti al malaffare? Fingere di non sapere o combattere chi ci avvelena?
E a Jeshua, protagonista del “Cristo sul Vesuvio” romanzo del giudice Antonio Cirillo che verrà presentato giovedì 2 marzo (18.30) alla Mondadori Bookstore di Castellammare, la rassegnazione proprio non va giù.
Vuole, infatti, svegliare da un incubo la popolazione campana e invitarla alla ribellione morale. Jeshua, americano di colore che ha abbandonato gli States per trasferirsi nel napoletano, combatte affinché si fermi lo scempio della terra dei fuochi e perché la gente possa vivere senza ammalarsi a causa della spazzatura. Ma la sua intrepida battaglia va a sbattere contro un muro di omertà tanto che il Cristo nero viene trovato crocifisso su un pino secolare all'interno del parco nazionale del Vesuvio. Anzi del corpo è rimasto solo un'ombra scura sull'albero, insieme a scie di sangue e a tre chiodi di ferro che sono serviti per la macabra crocifissione. A indagare sul misterioso delitto sarà Mino Colapesce, giornalista precario.
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