sabato 23 maggio 2020

Gente di Stabia: un busto commemorativo per ricordarlo a ITALO CELORO

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Castellammare, a 10 anni dalla scomparsa di Italo Celoro: un busto commemorativo per ricordarlo


 “Italo Celoro per decenni è riuscito ad animare il dibattito culturale a Castellammare di Stabia, portando la sua arte, la sua passione per il teatro e la sua identità stabiese in giro per l’Italia intera.” Questo il ricordo del Sindaco Gaetano Cimmino che nella giornata di oggi ha commemorato il decimo anniversario della scomparsa dell’artista stabiese.“E’ stato un punto di riferimento per la tradizione teatrale e culturale che è parte integrante della storia della nostra città. Fu lui a fondare la Cooperativa di Teatro Cat, nata in un circolo artistico, frequentato da pittori, artisti e attori stabiesi. Un luogo in cui favorire lo sviluppo della cultura, delle arti, della musica e dello spettacolo e promuovere la coscienza collettiva per il recupero della moralità, dell’impegno sociale e della conoscenza del patrimonio culturale della città. A lui dobbiamo la divulgazione delle opere di Raffaele Viviani, di cui è ritenuto tra i principali interpreti al mondo, emblema di un riscatto civile e sociale che ha rappresentato da sempre un perno del suo afflato poetico.
“Dieci anni fa Italo Celoro è andato via, lasciando alla sua città e alle future generazioni un patrimonio di arte e cultura che oggi portano mirabilmente avanti i figli Sergio e Marcella. A lui  – annuncia il primo cittadino stabiese – sarà dedicato un busto commemorativo nel Viale degli Artisti, a perenne memoria di un uomo che con la sua arte ha dato lustro alla nostra Castellammare.”


Commento di Gioacchino Ruocco titolare del BLOG.
Spero che siano stati esperiti i necessari accertamenti, raccolte la documentazione probatoria ed attivata la procedura d'obbligo e di conoscere i componenti del Comitato Promotore e il progetto di ampliamento del viale e con che materiale sarà realizzato, visto le continue assenze di Raffaele Viviani.


Normativa di riferimento:Legge n. 1188 del 23 giugno 1927.

La legge n. 1188/1927 che regola la materia prevede che l'intitolazione di nuove strade e piazze pubbliche, la variazione del nome di quelle già esistenti, nonchè l'approvazione di targhe e monumenti commemorativi a persone decedute da oltre dieci anni, può avvenire soltanto previa autorizzazione del Prefetto.
Per le intitolazioni, invece, a persone decedute da meno di dieci anni che si siano distinte per particolari benemerenze, è consentita, a norma dell'articolo 4 della predetta legge, la deroga da parte del Ministero dell'Interno al divieto posto dagli artt. 2 e 3 della medesima legge.
Con circolare n. 18 del 29 settembre 1992, il Ministero dell'Interno ha fornito direttive alle Prefetture, - titolari del sopradescritto potere di autorizzazione, a decorrere dal 1° gennaio 1993, - circa il rilascio delle autorizzazioni per intitolazioni di vie, piazze, monumenti e lapidi, scuole ed aule scolastiche o altri luoghi pubblici a persone che siano decedute da meno di dieci anni.
A tal fine l'Amministrazione comunale deve presentare un'istanza allegando la delibera di giunta comunale concernente l'oggetto della richiesta e la planimetria dell'area territoriale interessata. Qualora si tratti di persona non pubblica o di persona deceduta da meno di dieci anni, è necessario allegare anche il curriculum vitae.
Nel caso in cui l'intitolazione attenga a scuole o aule scolastiche, l'istanza deve essere presentata dall'Ufficio Scolastico Provinciale corredata del verbale del Consiglio dell'Istituto, nonchè della deliberazione della Giunta Comunale del Comune ove è ubicata la scuola o l'aula da intitolare.

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