giovedì 14 ottobre 2021

C hi se farà vivo per scontare gli aumenti ?

 

Aumenti luce e gas: come ottenere il bonus sociale per pagare meno

Autunno all'insegna dei prezzi al rialzo: aumentano i costi in bolletta per luce e gas, così il Governo stanzia altri 450 milioni di euro di fondi per il cd. "bonus sociale"

Come funziona il cd. “bonus sociale” e quali sono gli sconti in bolletta disposti dal Governo così da andare incontro alle famiglie in difficoltà. Per contrastare gli imminenti aumenti di luce e gas (di cui vi abbiamo parlato nello specifico qui), sono stati stanziati altri 450 milioni di euro di fondi per il 2021, ma – di fatto – a chi saranno destinati questi aiuti? Come è stato pensato e strutturato l’intervento? Sarà necessario fare domanda?

Per rispondere a queste e tante altre domande possiamo rifarci alle indicazioni fornite da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Bonus sociale, come funziona e come è cambiato nel 2021

Prima di tutto, bisogna specificare che quando si parla di “bonus sociale” ci si riferisce ad un’intera categoria di aiuti, quali:

  • il bonus elettrico per disagio economico
  • il bonus gas
  • il bonus idrico.

Solitamente l’Autorità fa rientrare questi nel gruppo dei cd. “bonus sociali per disagio economico“, che dal 1° gennaio 2021 vengono riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda. Sarà sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE utile (qui i spieghiamo come calcolarlo) per le differenti prestazioni sociali agevolate (come assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè etc.)

Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus (cui disciplina è contenuta nel decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124) sono:

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro
  • oppure appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Inoltre:

  • uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo
  • oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva.

A tal proposito, va detto che ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza.

Che cos’è e come funziona il bonus gas

Tra i bonus sociali riconosciuti alle famiglie con basso reddito, come accennato sopra, rientra il cd. “bonus gas“, ovvero uno sconto in bolletta – introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità con la collaborazione dei Comuni – per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose.

Anche in questo caso non bisognerà presentare domanda per ottenerlo, lo sconto verrà infatti riconosciuto automaticamente alle famiglie in possesso dei requisiti previsti per l’accesso ai bonus sociali (e alle relative agevolazioni).

Il valore del bonus è aggiornato annualmente dall’Autorità entro il 31 dicembre dell’anno precedente e gli importi previsti sono solitamente differenziati rispetto alla categoria d’uso associata alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e al numero di componenti della famiglia anagrafica.

Che cos’è e come funziona il bonus elettrico

Nella categoria dei bonus sociali rientra anche il bonus elettrico, uno sconto sulla bolletta, anche questo introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose.

Alle condizioni di accesso già elencate sopra per i bonus sociali, ne sono state previste altre, come i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature mediche alimentate con l’energia elettrica (elettromedicali) indispensabili per il mantenimento in vita.

Ogni cittadino che ha richiesto il bonus può visionare lo stato di avanzamento della propria domanda collegandosi alla sezione riservata “Controlla on line la tua pratica” e i controlli avverranno tramite SGAte, sistema informatico attraverso il quale vengono gestite le operazioni per verificare che il richiedente il bonus abbia i requisiti stabiliti dalla normativa per ottenere l’agevolazione.

Che cos’è e come funziona il bonus idrico

A completare l’elenco degli aiuti integrati nei cd. bonus sociali, c’è in fine il bonus idrico (detto anche “bonus acqua”). Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale, prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016, emanato in forza dell’articolo 60 del cosiddetto Collegato Ambientale (legge 28 dicembre 2015, n. 221) e successivamente attuata con provvedimenti dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

È un’agevolazione che di fatto consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno. Tale quantitativo è stato fissato in 50 litri giorno a persona, corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali. In particolare, il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno.
Anche per il bonus idrico vale il riconoscimento automatico e le condizioni famigliari e ISEE previste in generale per l’accesso ai bonus sociali.

Se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto ai bonus sociali, l’INPS invierà i suoi dati (nel rispetto della normativa sulla privacy e delle disposizioni) al SII, il Sistema Informativo Integrato (SII) gestito dalla società Acquirente Unico che incrocerà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus agli aventi diritto.

Il SII è una banca dati informatica che contiene informazioni utili ad individuare le forniture elettriche, gas e i gestori idrici competenti per territorio: l’incrocio dei dati contenuti nelle DSU (qui spieghiamo come usarlo anche per il reddito di cittadinanza) con quelli contenuti nel registro del SII e nelle banche dati dei gestori idrici consentirà, attraverso opportuni processi e verifiche in fase di definizione da parte dell’Autorità, di individuare le forniture da agevolare e di erogare il bonus agli aventi diritto.

Il valore del bonus idrico, a differenza del valore del bonus elettrico e gas, non è uguale per tutti gli utenti (perché la tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale), e lo sconto sulla bolletta è diverso a seconda del territorio in cui si trova la fornitura. Dunque, per individuare lo sconto applicato in bolletta, gli utenti potranno consultare il sito del proprio gestore e verificare quale sia la tariffa agevolata del servizio di acquedotto, nonché quali siano le tariffe di fognatura e depurazione applicate e calcolare l’importo del bonus acqua.

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