mercoledì 14 dicembre 2011

Il presepe






Quante famiglie ancora fanno il presepe a Castellammare di Stabia ? Non credo che siano molte. I miei nonni, pur essendo il primo nipote, i pastori che utilizzavano per farlo non me li lasciarono in eredità e non so neppure a quale altro li diedero, certo è,  che pur vivendo lontano, una qualche forma di presepe, io e mia moglie, continuiamo ad organizzarla. Mia moglie dice per tramandare la tradizione, io dico perché non ne sa fare a meno e si sente ancora bambina. 

L'impianto è di una semplicità estrema, anche se non mancano scene di genere. Dopo aver montato una specie di grotta fatta di sughero all'interno della dove vengono collocati, in tempi diversi, il Bambino Gesù, la Madonna, san Giuseppe e il bue e l'asinello, intorno ad essa, in ordine sparso, poniamo tutti i pastori che abbiamo privilegiando i Re magi che avendo dimensioni diverse dal resto dei pastori,  la fanno da padroni sul tavolo dove li appoggiamo. 

Gli altri che rappresentano personaggi tradizionali sono raggruppati in modo tale da dare alla rappresentazione un'idea del presepe di una volta.

Il nostro presepe non è immobile. Ogni bambino che viene a farci visita lo modifica a proprio piacimento. E' inutile impedirglielo, sarebbe come dire al mare di stare fermo. 

Ogni tanto bisogna rimettere in piedi i pastori che sono stati abbattuti o ricollocarli nella postazione iniziale almeno che non vogliamo trovare una giustificazione plausibile al confusione lasciata dall'ultimo visitatore. Tempi moderni. Situazione  impensabile fino a qualche anno fa o ancora presente in qualche famiglia che ci tiene a fare le cose come vanno fatte.

Dei personaggi moderni neppure l'ombra. I bambini bambini vogliono le pecorelle, gli animali come il bue, i l cavallo, l'asinello e qualche altro gli animali della foresta, come il leone, la giraffa, ecc. Le femminucce la barbi o qualche altro personaggio giocattolo.

Insomma a casa mia dove non si butta via niente, il presepe qualche volta si popola di personaggi come batman, l'uomo ragno ed altri. La sporta con i giocattoli che ancora non abbiamo eliminato del tutto è sempre pronta a disposizione di quelli che hanno delle pretese surreali, moderniste, mentre io sogno ancora un presepe come quello che ogni anno viene allestito nella cattedrale con pastori che risvegliano il mio stupore che è un pò sopito dalle tante invenzioni della nostra attualità.

Nel presepe di quest'anno ci metterei gli operai del cantiere e tutte le persone che soffrono per restituire loro quella centralità che gli spetta di diritto in un civiltà civile, mentre in quelle tribali tutti hanno un ruolo e nessuno viene trascurato, messo da parte.

Il presepe napoletano si amplia nel Seicento icominciando ad introdurre scene di vita quotidiana, come i venditori di frutta o di carne, le popolane, i pastori con le pecore, ecc.

La novità è accolta favorevolmente e gli artigiani rendono tali scene sempre più dettagliate e particolareggiate, raggiungendo l’apice rappresentativa nel Settecento.

La costruzione del presepe napoletano inizia tradizionalmente l'otto dicembre: dal ripostiglio si tira fuori la „base“ dell'anno precedente che generalmente consiste in uno scheletro di sughero e cartone poggiato su una tavola di legno, senza pastori ed addobbi vari ed insieme ai figli si discute come organizzarlo. 

Magari si può aggiungere il forno a legna oppure il ruscelletto con l'acqua e qualche pecorella in più al gregge!

Dopo la pianificazione degli interventi, una passeggiata a San Gregorio Armeno, la via dei presepi dove ci sono decine di negozi e di coloratissime bancarelle dove gli artigiani del presepe espongono le loro creazioni.

L'offerta e la varietà dei prodotti è così vasta che è impossibile uscirne senza aver trovato quanto cercato e magari qualche pastore in più del previsto. Qualunque oggetto, la statuina di un animale, un cesto di frutta, una sporta di pesce, un mulino che può arricchire la coreografica scenografia del presepe-palcoscenico.

La realizzazione del presepe può durare da alcuni giorni fino a tutto il periodo prenatalizio, ma è d'obbligo che la sera del 24 tutto debba essere pronto, così come ammoniva Luca Cupiello in Natale in casa Cupiello, di Eduardo de Filippo.

Ovviamene tutto pronto, tranne il bambinello nella culla, che sarà aggiunto esattamente alla mezzanotte di Natale.

Il presepe napoletano non è solo artigianato e tradizione popolare, ma ha conosciuto e conosce tuttora forme di elevata espressione artistica, come il famoso presepe Cuciniello e gli altri presepi settecenteschi del Museo di San Martino o la magnifica e poco conosciuta collezione tedesca di presepi napoletani del  Bayerischen National museums di Monaco di Baviera.

Alle opere del passato si affiancano le tante realizzazioni di artisti contemporanei, che durante le feste natalizie possono essere visitate a Napoli nei tanti allestimenti pubblici ed in molte chiese della Campania.












Nessun commento:

Posta un commento

NON E' UNA RECLAME - Come togliere velocemente il ghiaccio dal vetro della vostra auto

  Come togliere velocemente il ghiaccio dal vetro della vostra auto Con un acquisto di pochi euro si risolve un problema piuttosto frequente...