giovedì 5 dicembre 2013

Castellammare - Feste natalizie, arriva il piano sicurezza.



2011 Falò sulla spiaggia di Castellammare di Stabia
Leggendo il pezzo di Massimiliano Palumbo sembra che a Castellammare di Stabia in occasione delle feste natalizie la città debba vivere in stato di assedio voluto dal Contratto Sicurezza  dal vice sindaco Auricchio.

Saranno presenti sul territorio cittadino Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Protezione Civile che opereranno di concerto con la Polizia Municipale stabiese per evitare scippi ai turisti, risse ed estorsioni ai commercianti, dimenticando lo spaccio di droga di cui si legge continuamente, aggiungendoci la caoticità del traffico, mai risolta. Mancano soltanto l’esercito, la marina e l’aviazione.

Il territorio stabiese sembra assediato da malavitosi che invece si scopre poi che svernano a Roma o in altri comuni del Lazio. Certo la manovalanza resta sul posto a danno dei residenti e di quelli che dai comuni vicini vengono a Castellammare a prendersi un po’ di aria di mare, un po’ di acqua della Madonna e se capita qualche fregatura come capita un po' dappertutto.

Ma quello che più preme agli Amministratori politici di Castellammare è sottoporre la cittadina a un coprifuoco non dichiarato proprio nel momento in cui attraverso manifestazioni dal carattere tradizionale i cittadini cercano di riscoprire le proprie radici culturali che li hanno sempre accomunati sia a livello religioso che a livello ricreativo.
Certamente attraverso manifestazioni che comportano rischi e pericoli per i partecipanti quando queste operazioni nascono dalle improvvisazioni estemporanee non quando questi sono regolamentati con ordinanze che devono tendere ad eliminare gli inconvenienti che giustamente continuano a rappresentare una preoccupazione per l’incolumità dei partecipanti.

Una amministrazione avveduta e non sprovvista sul piano pratico avrebbe da tempo regolamentato la cosa per non far scrivere frescaccie come quella che “non ha più nulla a che vedere con la tradizione, che si è via via trasformata in una gara tra quartieri a chi erige il "fucaracchio" più alto.”

Sembra di essere in un paese comunista che negando la storia nega anche la possibilità di avere un’anima che invece a radici profonde nella cultura che ci ha generati, stante la disponibilità della cittadinanza ad assoggettarsi alle regole che verranno imposte ad accendere il proprio falò sull'arenile. 

Chiedono, per questo, che il comune gli metta a disposizione la legna e gli conceda le necessarie autorizzazioni. "Noi vogliamo portare avanti le nostre tradizioni - hanno detto - nel pieno rispetto delle regole. Per farlo, però, il Comune ci deve mettere nelle condizioni di poter accendere il falò sull'arenile, come avvenuto negli anni scorsi, procurandoci la legna necessaria, legna con provenienza certa". "Stiamo dimostrando tutta la nostra buona volontà nel voler rispettare le regole - ha detto Gennaro Esposito, ormai ex socio dell'associazione Arenile Stabiese Pulito che li guida - Vogliamo rilanciare Castellammare, vogliamo che i turisti arrivino in città. Quale migliore occasione se non il palio dei falò?". Anche questa mattina il gruppo di ragazzi e Gennaro saranno fuori Palazzo Farnese in attesa che dai piani alti arrivi l'ok che attendono.


In conclusione è l’unico gesto sensato di fronte ad una poca attenta gestione del territorio che tende a colpire la popolazione e quanto di più caro questa mette a disposizione della comunità per alleviarle le mortificazioni che continuano a pioverle sul suo capo.

Nessun commento:

Posta un commento

NON E' UNA RECLAME - Come togliere velocemente il ghiaccio dal vetro della vostra auto

  Come togliere velocemente il ghiaccio dal vetro della vostra auto Con un acquisto di pochi euro si risolve un problema piuttosto frequente...