domenica 22 giugno 2014

Lavori in villa comunale e.....

Lavori in villa comunale e villaggio turistico, Castellammare candidata ad ospitare onirici turisti

... villaggio turistico. Castellammare candidata ad ospitare onirici turisti

a cura di Amos Donner
Un libro dei sogni sfogliato di continuo e letto alla popolazione stabiese come una panacea per i mali che soffocano l’economia cittadina già al collasso.
Annunci, annunci, ed ancora annunci da Palazzo Farnese, oramai senza contare neanche più la tempistica, dovuta all’accavallarsi delle promesse.                         Già nell’agosto del 2013 fu annunciata “l’Operazione Decoro” alla quale l’ Amministrazione Comunale stava lavorando per restituire dignità al lungomare cittadino. Istallazione di  nuove panchine, di nuovi cestini per la raccolta differenziata e di contenitori per le deiezioni canine. Sindaco e Assessore all’Ambiente in prima linea per ridare contegno alla città.
Dopo gli interventi di scerbatura, dopo la lotta alle discariche abusive, dopo la pulizia straordinaria dell’arenile, contemporaneamente all’operazione di pulizia  dei Boschi di Quisisana, erano iniziati i lavori che avrebbero interessato la zona della Movida stabiese. Dall’Hotel Miramare agli chalet dell’Acqua della Madonna lungo tutta la Villa Comunale. Ci furono anche dichiarazione del tipo: ” La nostra attenzione sul lungomare è fortissima” sottolineò il sindaco Nicola Cuomo.  “Con questo intervento- affermò l’assessore all’Ambiente Nicola Corrado- abbiamo impiegato i cassintegrati di Stabia Porto e dell’Avis”. Un lavoro sinergico per ridare bellezza alla città, per far si che i cittadini che resteranno a Castellammare, durante la pausa estiva, potranno usufruire di un bene fino a prima deturpato. Tuttavia molti cittadini quest’anno rimarranno a Castellammare perché la congiun- tura li ha messi in ginocchio e non per l’invito dell’assessore Corrado. Tanto chi è fuori dalla crisi non certamente rimarrà nella città delle acque, la quale non ha più neanche quelle.                                                                                                     Poi il 3 aprile di quest’anno, con scadenza quasi annuale fu inviato un comunicato stampa ove si diceva pubblicata la determina dirigenziale con la quale si procedeva alla pubblicazione del bando di gara per la riqualificazione della Villa Comunale (“riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione del waterfront. Tratto Ban-china Zì Catiello - Hotel Miramare”), il cui importo a base di gara, pari a 4.326.415,48 € era interamente finanziato dal PIU’ Europa.
Nell’intervento proposto, si evidenziava  la nuova forma dell’intero tratto compreso tra il Miramare e la banchina di Zi Catiello, non solo sotto l’aspetto morfologico e tipologico, ma anche nella conformazione fisica della villa e del lungomare.             E con sommo gaudio si annunciava che i lavori sarebbero iniziati entro luglio 2014 avendo una durata di circa 15 mesi.
«Sono particolarmente soddisfatto – dichiarò il Sindaco Nicola Cuomo – perché a causa dei problemi sorti con la Stazione Unica Appaltante la procedura di gara era bloccata da diversi mesi, col rischio di perdere i finanziamenti europei.                      I nostri uffici invece sono riusciti ad aggiornare il cronogramma e il quadro economico, poi  approvato in Giunta».
Ed infine, l’ultimo comunicato stampa da parte di Palazzo Farnese invitava entro il 30 giugno del 2014, gli imprenditori a presentare domanda per la gestione degli spazi. La domanda nasce spontanea: hanno forse dimenticato i lavori precedentemente annunciati?
Nelle dichiarazioni possiamo leggere davvero tutta l’enfasi al limite del confine onirico.  << Noi siamo una località – esordiscono gli assessori Amato, Corrado e D’Auria -  capace di offrire un panorama invidiabile>> . Un panorama che, dalle prossime settimane diventerà ricco di attrattive e di comfort. E’ questo l’augurio (badate bene un augurio non una certezza n.d.r.) degli assessori che, lanciano agli imprenditori un appello: << Investite sul nostro lungomare>>.  Tecnicamente ci sarà tempo fino al 30 giugno per presentare le manifestazioni d’interesse che saranno poi valutate per valorizzare l’arenile da luglio a settembre <<Speriamo vivamente che fino all’ultimo giorno avremo tante richieste >> .
≪A breve – ricorda l’assessore Alessio D’Auria- cominceremo anche i lavori di riqualificazione della villa. L’obiettivo è quello di realizzare una promenade paesaggistica che non avrà nulla da invidiare a Nizza≫.
Tutto questo fa scaturire domande palesi, indipendentemente se bisogna coniugare inizio attività con i lavori in corso annunciati dall’Amministrazione senza per altro definire i termini certi di conclusione.
Infatti, già questa condizione sarebbe allucinante, come richiamo agli investimenti e a chi in maniera folle si proponesse per l’anno 2014. Giusto per gli imprenditori imbarcarsi il canone demaniale e tutte le gabelle in essere attualmente, ma visto l’esiguo arco temporale, l’investimento sarebbe certamente passivo per l’impossibi-
lità di spalmare nel tempo i costi iniziali, puntando su eventuali ricavi. 
In sintesi uscite certe entrate da roulette.
Inoltre con una microcriminalità che opprime ininterrottamente tutte le iniziative e con una persistente dietrologia cittadina che sta ad indicare un continuo divorzio da parte delle attività economiche con la città, resta davvero poco, se non libro dei sogni. Invece sono drammaticamente reali  le luci e le ombre sul Bilancio dell’Ente Stabiese, l’abbandono dello stabilimento del Solaro, l’assenza di manutenzione nelle scuole, la chiusura del Palazzo di Giustizia, la crisi di Fincantieri e delle Acque, Avis, Multiservizi, Stabia Porto, e di molte attività produttive, non ultimo il trasferimento in piena zona rossa (Torre del Greco) della Direzione Sanitaria NA ASL NA3 Sud, un vero e proprio disegno politico per affossare definitivamente Castellammare. Di contro qui, si parla di spiaggia e di balneazione impossibile.  Sfido di vedere qualche amministratore su modello De Magistris, scendere in costume e farsi il bagno nel tratto di spiaggia reso balneabile con un documento.

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