sabato 10 luglio 2021

Don LUIGI PACELLA - Sala Bigliardo anni 1950

 

Oltre a gestire la SALA Bigliardo , l'unica che c'era  a Castellammare di Stabia negli anni 50 preparava anche degli ottimi gelati artigianali. Ricopriva le banane  somalite di cioccolato  sciolto a caldo e tenuto liquido per immergervele dentro dopo averle provviste di uno stecco per sorreggerle,  conservandole nei pozzetti dove in altri momenti avrebbe sistemato il gelato artigianale per conservarlo alla temperatura ottimale di vendita. Più tardi quando dovette lasciare la sala per trasferirsi in un locale su lungo mare già arredato come gelateria artigianale incominciò a produrre coni con cialde con pasta sempre preparata da lui o dall'aiutante che prese a collaborare. Lo conobbi un giorno che ero in compagnia del maestro Peppe Orazzo che aveva preso a musicare i versi che scrivevo facendone pezzi cantabili di fresca fattura che cantavamo tra di noi e in qualche recita parrocchiale.

Appena saputo della mia passione mi chiese la cortesia di sistemargli l'italiano o il napoletano che scriveva, mi disse pure che era mio di mio padre per cui declinai ogni compenso propostomi, ma con l'impegno di passare per il suo locale almeno una volta a settimana dopo di che mi chiese se gradivo un gelato o una bibita. Gli risposi di darmi una sigaretta. L'accesi e l'andai a fumare fuori sul marciapiede antistante. Quando ritornai dentro vidi che il suo volto era più disteso perché in un primo tempo non voleva adottare le mie correzioni che invece rileggendole, si accorse, che erano in linea con il suo pensiero.  Dimostrava una sensibilità fuori dall'ordinario. Me ne accorsi un giorno che lo sopresi intento a leggere un racconto di vita vissuta che settimanalmente Grand Hotel pubblicava: Diventammo amici come può succedere quando uno ha bisogno di un altro per realizzare i suoi sogni....  

                                                                                                      Gioacchino Ruocco

 


 

Questo invece è uno del frutti poetici

che mi sono rimasti cantati dall'autore....


Stella bella del mio cuor

il mio amor dove sarà.

M’ha baciato

poi lasciato

chi lo sa se tornerà.

Tu dall’alto

del tuo cielo

scruti tutta

questa terra

l’amor mio ch’è tanto bello

dimmi tu se tornerà.

 

Autore del testo e del cantato

- Don Luigi Pacella

 

Gestore sala Bigliardo anni 50

professione gelataio

Poeta e musicista a tempo perso

per divagarsi.

C.mare di stabia  1957

 

 

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