giovedì 13 dicembre 2012

CONSIGLI FORNITI DA RASPINI SALUMI.IT

Lo scopo principale quando si inizia una dieta, di solito, è il raggiungimento del peso ideale, anche quando i chili da perdere sembrano essere eccessivi. È questa la ragione principale per cui proliferano diete che garantiscono cali ponderali incredibili.

Ma esiste davvero il peso ideale? Chi e come lo stabilisce? Scopriamo di più con l’aiuto della nostra dietista.

Buona lettura,
MARKETING RASPINI

PESO IDEALE O PESO RAGIONEVOLE?

Sono in molti a chiedersi quale possa essere il peso giusto da raggiungere e mantenere. Vi sono tabelle che forniscono, grazie a un calcolo matematico, il valore del peso ideale basandosi su dati quali la statura, l’età e poche altre informazioni. Le origini del concetto di peso ideale si riscontrano in uno studio condotto da una compagnia assicurativa americana il cui obiettivo era stimare il peso che, associato a una determinata altezza, permetteva la massima aspettativa di vita dei propri assicurati.

Proprio perché si basa su calcoli generici e non personalizzati, almeno nella maggior parte dei casi in cui si consultano autonomamente le tabelle, il peso ideale resta solo un’astrazione, un dato indicativo talvolta pericoloso in quanto può far incappare in percorsi di dimagrimento dannosi con obiettivi irrealistici.

Inoltre bisogna considerare che spesso si ha una concezione alterata della ”normalità” e dell’estetica a causa dei canoni di bellezza “imposti” dalla nostra società che rendono ancora più difficoltoso stabilire un eventuale peso ideale, in quanto prescinde dal soggetto specifico.

Nella valutazione del peso ottimale di ogni individuo intervengono fattori biologici, ambientali, culturali che non si possono ridurre a un mero calcolo schematico: è per questo motivo che è più corretto parlare di peso ragionevole che non corrisponde necessariamente al peso ideale.

Il peso ragionevole non si può calcolare con una formula matematica: rappresenta il peso che può essere ragionevolmente raggiunto e mantenuto in buoni condizioni di salute.

Prima di iniziare qualsiasi programma dimagrante è importante analizzare con quale livello di peso minimo in passato ci si è sentiti bene fisicamente (ad esempio non si faticava salendo le scale o si camminava senza fiatone).

Con il calcolo del peso ragionevole si scopre che molte volte si è in forma e felici anche con un peso superiore a quello ideale! Del resto sappiamo bene che non è il peso di una persona che si apprezza ma soprattutto il suo modo di fare, di parlare, di sorridere...

È bene porsi come obiettivo un calo del peso relativamente modesto, o almeno ragionevole, del 10% circa rispetto al peso iniziale, in vista di una riduzione significativa del rischio per la salute.

Una volta ottenuto il calo ponderale opportuno, ci si trova inevitabilmente di fronte a un altro problema: il mantenimento del peso raggiunto. Capita frequentemente, dopo un periodo di restrizione dietetica, di assistere a una progressiva ripresa del peso perduto.

Quando una persona in sovrappeso decide di dimagrire seguendo una corretta alimentazione, facendo educazione alimentare, modificando il proprio stile di vita, aumentando l’attività fisica, riesce a raggiungere il proprio obiettivo, ma è molto importante che questo programma sia mantenuto anche dopo il raggiungimento del peso ottimale, poiché avrebbe ben poca efficacia se venisse seguito soltanto durante il periodo di trattamento.

Questi cambiamenti devono essere inseriti nella vita della persona in modo graduale durante il trattamento dimagrante, così da radicarsi realisticamente nella routine quotidiana e fare in modo che la fatica fatta non venga vanificata velocemente.

Bisogna infatti seguire quotidianamente i principi che aiutano a perdere i chili di troppo, se si intende mantenere il peso forma. La durata del trattamento dimagrante influisce sulla perdita del peso e di conseguenza anche sul suo mantenimento.

È infatti impensabile che un breve periodo di tempo sia sufficiente per ottenere una modificazione stabile del comportamento di una persona: per questo si consiglia di affrontare il problema con calma in periodi prolungati.

Ecco quindi un esempio di dieta equilibrata per mantenersi in forma.

COLAZIONE

latte o the e 3-4 fette biscottate con un velo di marmellata

METÀ MATTINA

1 frutto di stagione

PRANZO

- 70 grammi di pasta, riso o altri cereali
- Verdura cotta o cruda a volontà
- 150 grammi di carne magra come il Roast
   Beef Raspini oppure 200 grammi di pesce



METÀ POMERIGGIO

1 frutto di stagione
 
CENA

- minestroni o passati di verdura
- verdura cotta o cruda a volontà
- 100 grammi di affettati magri ben sgrassati come il
   Prosciutto Cotto Di Alta Qualità Raspini, il
   Prosciutto Crudo Parma Raspini o la Bresaola Punta
   d’Anca Raspini, oppure 100 grammi di formaggio
   magro come la ricotta o il primo sale.

Possiamo quindi affermare in conclusione che se si cerca di raggiungere il peso perfetto sarà facile avere una delusione che provocherà insoddisfazione e perdita di fiducia in sé stessi, pregiudicando i successi futuri. Ecco perché l’obiettivo deve essere quello di raggiungere un peso ragionevole.

Abbiamo acquisito l’abitudine di confrontarci con indici, tabelle e calcoli matematici che spesso appiattiscono tutti noi su dati standard che non hanno rispetto per la nostra individualità. È pertanto preferibile impostare un più modesto obiettivo di dimagrimento da raggiungere e soprattutto, da mantenere nel lungo periodo.


Dott.ssa Rita Sironi 
Dietista libero professionista.
Specialista in disturbi del comportamento alimentare.
Obesità, diabete e malattie del ricambio.
Obesità infantile.

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