CASTELLAMMARE DI STABIA. Con lo slogan “Viviani non merita il mio silenzio”, hanno mantenuto l’impegno con la città e con il suo cittadino illustre: Raffaele Viviani. Il gruppo di volontari “Sos Stabia”, su incitamento di Egidio Valcaccia, ieri mattina hanno onorato la memoria del drammaturgo stabiese, dopo aver lavorato con grande passione alla pulizia e rimessa a nuovo la sua tomba. La sepoltura, nel cimitero di Napoli, nel quadrato “degli uomini illustri” del capoluogo partenopeo, era stata ritrovata da Valcaccia per caso. Accanto alla tomba di Viviani c’è quella di Benedetto Croce, Salvatore Di Giacomo e molti altri, ma proprio quella di Viviani era in condizioni di gravissimo abbandono e di degrado, tra le erbacce, ingrigito dall’umidità e soprattutto sommerso da erbacce selvatiche. Anche il busto del drammaturgo è stato rimosso e rubato da ignoti. I volontari non si sono persi d’animo e il giorno seguente alla triste scoperta, hanno sradicato le erbacce mentre un artista napoletano, Davide Sole, “posteggiatore”, ha provveduto a riportare a nuovo le pietre sepolcrali che sono tornate bianche e con le scritte in bella evidenza. Sos Stabia, guidata da Nicola Pede, ha posizionato una foto di Viviani sorridente sulla stele («Una effige provvisoria, in attesa che riporteremo al suo posto il busto» ha spiegato Pede). Una delegazione di stabiesi, ieri mattina, ha piantato tanti fiori colorati dove prima il terreno era infestato dalle erbacce. Fiori sono stati donati dalle attrici  Rosalba Spagnuolo, da Anna Spagnuolo e da molti altri cittadini stabiesi. Recitati i versi di Viviani per rendergli onore e tributargli l'affetto che a teatro, nei salotti, nelle feste popolari i napoletani rivolgono al loro grande poeta.