sabato 3 giugno 2017

Il primario di Nefrologia nega l’accesso agli operatori sanitari. Sindacati in stato di agitazione





Sanità. Castellammare di Stabia. Il primario di Nefrologia nega l’accesso agli operatori sanitari. Sindacati in stato di agitazione

Come riporta la nota di seguito pubblicata, il primario del reparto di Nefrologia del nosocomio stabiese, Maria Rita Auricchio, avrebbe negato l'accesso al reparto agli operatori sanitari che non hanno così potuto prendere servizio come disposto dal direttore sanitario.

Comunicato Stampa
Oggetto: Dichiarazione STATO DI AGITAZIONE del personale e richiesta destituzione
Direttore U.O.C. Nefrologia dott. M.R. Auricchio.
Dopo lo squallido, increscioso ed immotivato episodio verificatosi nel reparto di
Nefrologia ubicato nel P.O. San Leonardo il 2/ 6/ 2017 , dove i lavoratori recatesi sul posto di lavoro presso l’UOC sopra menzionata, così come da giusta disposizione e turnazione del Direttore Sanitario del P.O. dott S.Marziani, agli stessi veniva negato l’accesso sul luogo del lavoro per prestare la propria attività professionale.
Tutto ciò è assurdo, inaudito e sconcertante.
Infatti, questo episodio ha creato malessere psicofisico, mortificazione professionale, disorganizzazione e caos tra i lavoratori al punto che un operatore, che ha subito tale violenza vessatoria, è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso che gli ha riscontrato un grave malessere (omissis legge 196/2003) .
Perché tutto questo? Perché questa palese insubordinazione contro la Direzione Sanitaria e contro i lavoratori?
Forse perché il Direttore Sanitario del P.O. dott S. Marziani (a cui va tutto il nostro ringraziamento e plauso) ha aperto il reparto di nefrologia contro il volere della dott. M.R. Auricchio?
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Dobbiamo domandarci perché da ben 4 anni era chiuso il reparto di Nefrologia pur risultando una ampia dotazione organica di ben 8 (otto) nefrologi e col Primario 9(nove) ??
Le OO.SS. FIALS – FSI-USAE – NURSING-UP nei giorni scorsi già denunciavano il grave sperpero di danaro pubblico dovuto alla confluenza dei pazienti emodializzati verso i privati ed a viva voce segnalavano agli organismi di cui all’indirizzo la gravissima situazione venutasi a creare ed il colossale scandalo della mancata apertura del reparto di nefrologia.
La dott. M.R. Auricchio nel giorno della liberazione, con il suo comportamento ha ammutinato non solo la festa della Repubblica ma anche i diritti dei lavoratori calpestandoli nella loro dignità umana, professionale e familiare.
Le OO.SS. a tutto questo dicono B A S T A e non abbasseranno mai la testa a nessun padre –padrone.
In merito alla inaudita violenza psico-fisica subita dall’operatrice sanitaria, esprimiamo la nostra più viva solidarietà e dichiariamo lo Stato di Agitazione di tutto il personale.
Chi ha responsabilità dirigenziali in quest’Azienda ed in questo Ospedale non può assistere, nella maniera più assoluta, con passività e leggerezza, a questo scempio a fronte di un personale che è venuto in servizio solo per abnegazione professionale e senso di ottemperanza alle disposizioni impartite dalla Direzione Sanitaria.
Le OO.SS. a seguito di questa ennesima violazione dei Regolamenti Aziendali e delle normative che regolano la materia, chiedono LA DESTITUZIONE dell’attuale primario essendosi creata una situazione incandescente , insostenibile di tipo ambientale totalmente incompatibile nelle varie fasi dei processi produttivi- assistenziali tra la dirigente (dott. M.R. Auricchio) e tutto il personale infermieristico che non ha nessun precedente a memoria d’uomo.
In mancanza di quanto sopra richiesto, le OO.SS. intraprenderanno azioni e forme di protesta più incisive affinché vengano adottati i provvedimenti richiesti.

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