domenica 11 settembre 2011

JUVE STABIA – BRESCIA : 0 - 1

Seconda sconfitta casalinga per la formazione di mister Braglia contro il Brescia  ad opera di  Feczesin nel finale di gara.

Di professione non faccio il commentatore sportivo, ma avendo uno spazio a disposizione provo a dire la mia senza abusare.

Tanto movimento, tanta grinta ed intensità, ma il solo punticino messo a segno contro il Crotone che ha riportato la squadra a 0 punti, il campionato deve ancora cominciare, deve ancora trovare il suo momento felice.

Di partite da giocare, tra andata e ritorno, il campionato ne annovera 42. Per restare in B bisogna come minimo fare 50 punti, nelle 37 partite che restano la squadra deve totalizzarne altri 49. Ce la farà ? Ce la può fare se il gioco diventa concreto e risolutivo, perchè basta poco per perdere una partita che frutta tre punti ogni volta che la si vince.

Al momento di andare a riposo il cronista annota che ”la Juve Stabia ha certamente creato di più, giocando una gran prima frazione di gioco, con almeno 4 palle goal nitide non concretizzate, dal canto suo il Brescia appare stanco e pur provando a far girare palla non riesce a trovare il varco giusto per concludere verso la porta di Colombi. Ma nel secondo tempo “il Brescia passa in vantaggio con Feczesin che in maniera rocambolesca devia in rete da pochi passi su assist dalla destra di Jonathas anche se il cronista sottolinea la prova di spessore della formazione di Braglia che esce a testa alta da questa sfida."

Juve Stabia (3-4-3): Colombi; Scognamiglio, De Bode, Maury (63’ Cesar); Zito, Cazzola, Mezavilla (70’ Scozzarella), Dicuonzo (66’ Biraghi); Mbakogu, Danilevicius, Erpen. A disposizione: Seculin, Tarantino, Raimondi, Sau. All. Piero Braglia

Brescia Calcio (4-3-1-2): Arcari; Zambelli, Zoboli, Demaio, Dalla mano; Budel, Vass, El Kaddouri (46’ Salamon); Juan Antonio (75’ Scaglia); Jonathas; Feczesin (84’ Maccan). A disposizione: Caroppo, Daprelà, Magli, Martina Rini. All. Giuseppe Scienza

Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa

Assistenti di linea: Italiani di L’Aquila e Pegorin di Latina

4° Ufficiale: Coccia di San Benedetto del Tronto

Note: Giornata estiva. Terreno di gioco in buone condizioni. 
Angoli: 1 – 4
Recuperi: 1’ (1° T); 3’ (2° T)
Ammoniti: Dicuonzo (JS), Jonathas (BR), Mezavilla (JS)

Marcatori: 80’ Feczesin (BR)



GLI AVVERSARI

Brescia Calcio

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Nella stagione calcistica 2011-2012 militerà in Serie B. Il club detiene il record di partecipazioni totali (53) e consecutive (18, dal 1947-48 al 1964-65) nel campionato di Serie B, che ha vinto per 3 volte. Nella sua bacheca figura anche un Torneo Anglo-Italiano, conquistato nel 1994 in finale contro il Notts County (1-0). Il miglior piazzamento in Serie A è il settimo posto della stagione 2000-2001, quando, guidata dal Pallone d'oro 1993 Roberto Baggio, la formazione lombarda si qualificò per la Coppa Intertoto. In quest'ultima competizione il Brescia raggiunse la finale e venne sconfitto per la regola delle reti in trasferta dal Paris Saint-Germain dopo due pareggi.

Precedentemente, nella Divisione Nazionale 1928-29, la squadra era arrivata seconda, assieme alla Juventus, nel Girone B conquistando 41 punti, a otto di distacco dal Bologna primo.

Le prime squadre cittadine

La prima formazione del Foot Ball Club Brescia (1911)
Il calcio venne portato a Brescia, secondo la tradizione, da alcuni operai inglesi dello Stabilimento Tempini che, nel loro tempo libero, andavano al Campo Fiera a giocare con un pallone di cuoio.
Il loro gioco, pur suscitando le risate degli altri operai, trovò terreno fertile nei ragazzi della città che, al ritorno in patria di quegli operai, si fecero regalare il pallone e iniziarono a giocare dividendosi in base ai rioni e ignorando spesso le vere regole.
Secondo Bigio Vielmi, una delle prime persone a praticare "seriamente" questo sport nella città lombarda, fu un rappresentante di Milano a insegnare le prime regole, la disposizione in campo e i ruoli ai ragazzi.
Fu proprio Vielmi, assieme ai suoi due fratelli, che fondò la prima società solamente calcistica (prima vi era la Ginnastica Forza e Costanza che, come dice il nome, non si occupava solo di calcio): nel 1907 nacque la Forti e Liberi che debuttò nel campionato lombardo di Terza Categoria nel 1908.


La formazione del 1912/13, prima a disputare un campionato riconosciuto dalla Federazione,
al primo campionato di Serie A.


La formazione del 1929/30, la prima a giocare in Serie A.


La formazione del 1937-1938, la prima aretrocedere in Serie C

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