lunedì 11 luglio 2016

E la foce del Sarno può respirare

Barriera anti-plastica per 48 ore
E la foce del Sarno può respirare

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di ​Dario Sautto

Torre Annunziata. Due giorni di pulizia straordinaria alla foce del Sarno, per impedire per 48 ore alla plastica di finire in mare e studiarne, anche così, l’impatto sull’ecosistema marino. I volontari di Marevivo e il personale del consorzio Castalia, assistiti dal comune di Torre Annunziata e dalla guardia costiera, in 48 ore hanno raccolto 4 metri cubi di plastica.
 
 
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L’operazione «Sea Sweepers» è durata due giorni, ed è una delle iniziative messe in campo nell’ambito della raccolta firme «Ferma il mostro che sta soffocando il mare e minaccia la nostra salute: ferma la plastica!» che Marevivo sta promuovendo, anche seguendo l’Amerigo Vespucci nelle celebrazioni per l’85° anniversario.
Attraverso le imbarcazioni antinquinamento per acque basse di Castalia – le Sea Sweepers appunto – è stata testata l’efficacia delle reti sperimentali per l’intrappolamento selettivo delle plastiche e delle barriere di protezione per la loro raccolta.

In appena due giorni, centinaia e centinaia di bottiglie e altri contenitori in plastica sono rimaste incagliate nelle speciali reti. I volontari, così, hanno potuto raccogliere 4 metri cubi di rifiuti, affidati al personale della Prima Vera che ha poi provveduto, in collaborazione con il comune di Torre Annunziata, allo smaltimento. Importante è stata la collaborazione tra volontari e Guardia Costiera, con gli uomini del comandante Valerio Massimo Acanfora che hanno assistito dalla terraferma alle operazioni, controllate anche dai colleghi della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia a bordo di due motovedette e lungo le sponde dai vigili urbani del comando di Torre Annunziata.

Il progetto pilota, che è stato testato di fronte allo scoglio di Rovigliano, prevede l’installazione di una di queste reti speciali alla foce del Tevere, considerato uno dei fiumi italiani che trasporta la maggior quantità di plastiche scaricate direttamente in mare. La scelta del fiume Sarno per testare le reti, però, non è un caso: resta, infatti, uno dei fiumi più inquinati d’Europa, che condiziona anche la balneabilità delle acque lungo le coste che vanno dal porto di Torre Annunziata fino a quello di Castellammare di Stabia. Alte sono le concentrazioni di microplastiche, ma a imporre la non balneabilità del mare torrese di Rovigliano e di quello stabiese a via De Gasperi e sul lungomare è l’eccessiva presenza di metalli pesanti e di batteri. Marevivo, nell’ambito della sua Campagna «Mare Mostro», ha infine promosso la proposta di legge numero 3852, in base alla quale dal 1° gennaio 2019 protrebbe scattare il bando per prodotti cosmetici contenenti le micidiali microplastiche.
Domenica 10 Luglio 2016, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 10-07-2016 11:42
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